
In tutti i mondi in cui sono stato ho riscontrato una costante: l’essere umano, per quanto saggio, dotto, intelligente, ha sempre una grossa componente avida. Ogni umano riesce a farsi fottere quell’enorme potenziale dall’avidità. Nemmeno stavolta ho sbagliato: il coglione a cui ho strappato il ghigno presentando le corazze a griglie ioniche ha provato a farmi fesso. Peccato che quando è arrivato al tavolo di chi conta nella Fire Gun gli avevo già strappato il posto. Adesso mi porta le bevande calde. Alla Fire Gun non piacciono i furbi. Questo lo apprezzo. Risolvere il problema della sicurezza delle forze dell’ordine è stato soltanto l’antipasto. Tre giorni dopo aver presentato l’effettiva praticabilità del mio brevetto ho presentato direttamente il dessert: estensioni subneurali della psiche. Si tratta di induttori elettrostimolanti in grado di trasformare i pensieri in parole senza necessitare dell’aria come mezzo di propagazione della voce. In sostanza ho creato la telepatia. Non è magia, è semplicemente tecnica. E scienza, tanta scienza. Un altro grosso problema che mi è stato posto riguarda il fatto che ogni comunicazione è matematicamente tracciata. Le radiofrequenze sono sempre intercettabili, basta azzeccare la frequenza giusta e un raid va a puttane. Ma se tu comunichi ad ultrasuoni le cose cambiano. Se non hai gli strumenti giusti non puoi intercettare nulla. Solamente gli animali sono capaci di captare una frequenza del genere in maniera naturale. Ma se hai un cane ci fai poco perché lui non sarà mai in grado di dirti che stanno per mettetelo nel culo. Ai grandi capi questa cosa è piaciuta parecchio. Non ci vuole un genio per sapere che questa tecnologia è estremamente utile in guerra. Alla Fire Gun non frega un cazzo della guerra ai Cartelli: la Fire Gun fornisce armi agli eserciti di tutto il mondo. Una cosa del genere può fruttare centinaia di miliardi Aggar. La cosa non mi piace ma questo mi ha dato la dimostrazione del fatto che gli umani sono sempre gli stessi.<Apri rapporto. > mi siedo e tracanno il bicchiere di whisky.<La Fire Gun detiene il record assoluto di armi di distruzione di massa venduto ogni anno. Non è insolito che due eserciti si fronteggino contemporaneamente utilizzando gli stessi arnesi. Ai Governi questo fa storcere il naso ma le leggi del libero mercato non pongono vincoli. Chiunque può comprare da chiunque. Tutto ciò è consentito fintanto che non vi siano squilibri sotto il piano dell’arsenale. Tuttavia non ci vuole un genio per sapere che a far la differenza è la preparazione dell’esercito combattente e il numero di armi e munizioni detenute da ogni esercito. Ad un Governo questo pesa ma ad una multinazionale della morte no: sono soldi, punto e basta. Ma il libero mercato non agevola solo loro: anche io posso vendere a chi mi pare e al prezzo che stabilisco io. Loro devono investire miliardi sulla Ricerca e Sviluppo perché la tecnologia che gli ho presentato è una novità. Ma per me è diverso: io so già dove rimediare le materie prime di cui ho bisogno. Non necessito di Ricerca e Sviluppo se non allo scopo di migliorare ulteriormente. È una cosa che ogni tanto farò ma solo per sincerarmi di essere sempre davanti a queste scimmie. Allo stato attuale sono in grado di mantenermi sempre tre passi avanti. Se mi mettessi di punta quadruplicherei il gap ma rischierei di compromettere la solidità della realtà. Una legge non scritta del multiverso stabilisce che non si può eccedere nell’interferire con un mondo tecnologicamente arretrato altrimenti si creerebbe una crisi. Non mi è mai capitato di assistere ad una crisi della realtà ma da testimonianze so che non è piacevole vedere una realtà annichilirsi a causa delle ingerenze di intelligenze superiori. Dovrò frenare il mio divertimento o rischierò di causare l’Apocalisse. Chiudo il rapporto. >
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