RAPPORTO ALEX SLAVIAN 02

Altro che ambasciatore, quello che mi si è para davanti è niente di meno che il Capitano degli Astri, Roth Yarn. Finalmente qualcuno di competente e degno di rivolgersi ad un primarca.
Un ibrido slanciato, alto quasi 2 metri ma meno robusto di me. Volendo, avrei potrei spezzargli la schiena senza pensarci su due volte ma qualcosa mi suggerisce che era meglio iniziare con il piede giusto. Lui non conosce me e io non conosco lui. Non ancora almeno.

Capitano Roth Yarn – si presenta, con un tono quasi sprezzante.

“‘Sti cazzi” penso tra me e me trattenendo allo stesso tempo stuporee risate diaboliche.

-Primarca Alex Slavian della Legione di Horus, Spirale della Desolazione settore 066692 ma credo che questo lei lo sappia già. – ricambio il saluto cercando di emulare il suo gesto

– Può chiamarmi Slavian, non c’è bisogno delle formalità essendo colleghi –

rispondo con tutta l’educazione e l’umanità che mi è rimasta.

-Primarca Slavian. La Dogana mi ha informato del suo arrivo sul nostro pianeta. Le do il mio benvenuto a nome degli Astri e confido che la sua permanenza non causi problemi di alcun genere. Ora che abbiamo messo da parte le formalità, vorrei sapere, se permette, il motivo della sua visita nel nostro Sistema. – risponde con un tono meno altezzoso.

-Capitano Yarn. Sono giunto fin qui con una missione. Al nostro Capitolo è stata sottratta una reliquia, l’ascia di Khorne. Un’arma in grado di distorcere lo spazio e il tempo e di corrompere chi non è abbastanza forte da controllarla. Soltanto il Bibliotecario del nostro Capitolo, Sanguinus, un psionico dai poteri che vanno oltre ogni immaginazione, riesce a contenere le energie distruttive contenute nella reliquia. Ho seguito gli eretici fino al vostro pianeta perdendone le tracce qui, a Dapiona. Non vi
mentirò, sono in attesa dell’arrivo di uno dei miei uomini che potrebbero aiutarmi nelle ricerche degli eretici e del manufatto. Lo stratega intergalattico, Raik Kuren. Lo riconoscerete dalla mezza luna incisa sull’armatura. E’ un uomo che potrebbe incutere timore a prima vista ma è un uomo giusto.
Abbiamo bisogno di piu’ uomini come lui di questi tempi. Per cui, io, confido nella vostra collaborazione per rintracciare il manufatto e i traditori o quanto meno la non intromissione in una una missione che potrebbe portare ad un disastro interdimensionale – gli rispondo in maniera diretta senza omettere nulla. Non avrebbe senso. E’ un ibrido ed anche il Capitano degli Astri, i poteri telecinetici qui non c’entrano nulla. Siamo entrambi uomini d’azione e gli uomini d’azione sanno riconoscere la menzogna dallo sguardo.

-Benissimo. Mi è appena arrivata la segnalazione di un uomo con tale nome arrivato alla Dogana. Se mi fa la cortesia di seguirmi, potrete preso riprendere l’adempimento degli ordini del vostro Capitolo. Dopo potremo riprendere la nostra discussione riguardo la vostra missione e gli aiuti che potremmo fornirvi – risponde con un tono tranquillo ma che traspare ancora sospetto.

Lo seguo senza fare altre . Kuren. Sto arrivando..

Entriamo nella cabina di teletrasporto da cui sono giunto, risbucando in un gate della dogana spaziale. Lo vedo in lontananza seduto, in una futuristica sala di attesa. In lontananza vedo arrivare un ibrido piuttosto piazzato ed alto, mi sembra di conoscerlo. (rapporto dogana 14)

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