RAPPORTO DOGANA 04

Rapporto scritto da: Custode dei portali

Dal portale sbuca una ragazza. Su monitor davanti a me risulta che ha fornito il nome Vakama, ma mi ha detto di chiamarsi Zoe. Non è la prima volta che un nuovo cittadino fornisce un nome sulla richiesta d’ingresso ma poi si presenta con un altro nominativo. E’ già successo nel rapporto 02, quando si è presentato quel bizzarro monaco terreste. Va rivisto qualcosa nel modulo di ingresso.

Questa volta davanti a me non ho un uomo per bene come l’altra volta, ma una ragazza piuttosto strana. L’ho fatta passare dal saltello spazio dimensionale quasi per misericordia, e perché ammetto che sono piuttosto debole alla bellezza femminile. Questa tizia che ho di fronte, per quanto dall’aspetto ambiguo, è senz’altro di gradevole. La conduco nella sala degli interrogatori, facendola sedere di fronte a me.

Ha uno sguardo spiritato, quasi impaurito. Il mio sesto senso mi dice che si tratta di un elemento che potrebbe creare qualche problema, ma cerco di non partire prevenuto nei suoi confronti. Cercherò quindi di indagare su di lei, così da capire se debba essere respinta o meno.

Dopo un breve test della verità capisco che il suo nome è realmente Zoe.

Zoe Stocat per la precisione.

-Allora Zoe – la fisso cercando di non pensarla come oggetto di desiderio sessuale e senza pregiudizi sui suoi occhi spauriti -Di che cosa ti occupi nella vita? –

-Sono orafo – mi risponde con un filo di voce

La fisso con sguardo sospettoso. Le sue meshes blu notte sono più simili a quelle di una ragazza che frequenta i bassifondi che a un orafo

-Non sei proprio lo stereotipo di orafo che uno si immagina – rispondo freddo. La ragazza si irrigidisce. Si guarda attorno, come se qualcuno la stesse guardando.

-Cosa succede? –

-No no, niente – mi risponde abbassando lo sguardo in basso a sinistra. Si accarezza un fianco, all’altezza di un rene.

-Vuoi un bicchiere d’acqua? –

-No no, grazie! – mi risponde questa volta con voce un pochino meno timorosa portando il palmo della mano sinistra proteso davanti a se, mentre scuote la testa.

-Senti, voglio essere sincero con te, tu non mi stai dando particolari certezze, non so se ti posso far entrare – rispondo. La ragazza ha un sussulto.

-Ti prego, per me è importante. Ho voglia di fare e di crescere, sia come donna che professionalmente  

-Quindi suppongo che con il lavoro che svolgi tu voglia spostarti nella zona ricca della città

-Beh, chi non vorrebbe vivere da persona benestante? – mi risponde sarcasticamente.

C’è un attimo di silenzio. Premo il mio polso, attivando il microchip sottocutaneo, mostrando l’ologramma del cyber web. Faccio una breve ricerca, dando priorità agli orafi in cerca di personale nel centro. I risultati non sono tuttavia confortanti.

-Cara Zoe – faccio una breve pausa grattandomi il mento pensieroso – Ho una notizia buona e una cattiva –

-Sentiamo…- mi risponde ansiosa

-Quella buona è che una gioielleria sta cercando un’assistente di bella presenza – la ragazza sorride

-E la negativa? – mi chiede tornando ansiosa

-La negativa è che si trova nei bassifondi della metropoli di Dapiona. Non è un luogo dove becchi avvocati e donne di lusso. Piuttosto un luogo dove girano Senza Dio arricchiti e strippers. Ci sono molte gioiellerie che corrispondono alla tua richiesta, ma purtroppo nessuna accetta una ragazza appena arrivata sul pianeta che non da sufficienti garanzie. Ti va comunque bene?

La giovane, seppur con aria riluttante, accetta sorridendo.

-Va bene, grazie! –

-DI meglio non ho potuto fare. Teoricamente avrei dovuto mandarti via già solo per avermi fornito un nominativo sbagliato – sbuffo

-Grazie mille, non combinerò caos e lavorerò onestamente – mi rassicura Zoe

– Certo. Puoi alzarti e andare… – la giovane esegue l’ordine

-…ma ad una condizione – la blocco mentre è già di spalle pronta ad uscire dalla stanza

-Ossia? – chiede girando il volto

-La pistola la lasci qui – le sorrido. Pensava veramente di passare la dogana senza che io mi accorgessi della pistola che porta nascosta? Zoe fa una faccia sorpresa, non pensava mi fossi accorto. Sfila l’arma dalla scarpa e la poggia sul tavolo

-Potrai comprarti una bella pistoletta quando avrai lavorato abbastanza. Tanto dalle parti dove vai a vivere è pieno di armerie della Fire Gun che mettono armi a poco prezzo. Ti ho trovato un alloggio in affitto, il primo mese viene pagato dal 32esimo distretto di Dapiona, tempo di farti integrare. Ma da qua le armi non passano. Entro 30 giorni voglio un rapporto sul tuo lavoro (omicrongalaxy@gmail.com)

Incredibilmente la ragazza sgrana gli occhi, quasi in preda ad un attacco d’ansia paranoico.

-Ora muoviti. Cabina 97846, ti porterà nel quartiere nord ovest della metropoli. Comportati bene e non avrai cazzi con nessuno –

La ragazza annuisce e si avvia verso la cabina, sparendo all’interno di essa

Cittadini ammessi: Zoe Stocat

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