RAPPORTO LAMA 02

Entro nel “Paradiso nero“, Un night club abbastanza sporco. Il mio sguardo cade subito verso il bancone. Il bancone dove, se tutto andrà bene, lavorerò! Vedo uscire da una porta avanti a me un omicroniano vestito male. Volto pieno di graffi e lividi. Alto e senza sentimenti come sono sicuro che siano tutti gli omicroniani.

Mi chiede il nome e il cognome e dopo averglielo dato mi assume. L’incontro dura poco, ci accordiamo quasi subito. Pensavo volesse più informazioni. 20 Aggar a serata. Prezzo utile per mangiare e arrivare a fine mese senza morire di fame. Dignitoso

Si sta facendo sera, ed io sto ancora cercando di ambientarmi. Per orientarmi uso delle mappe digitali situate in giro. Così facendo riesco ad arrivare al centro della città, che fortunatamente non dista molto dal dodicesimo distretto, la zona in cui mi hanno mandato a vivere.

La dimensione di Dapiona è continentale, ai livelli di un’antica Cina terrestre. Una distesa di cemento che si espande a perdita d’occhio. Imparare a districarmi sarà tosto

Fra le varie stranezze che trovo in questo pianeta, sono incuriosito da un robot che serve una strana sostanza gelatinosa agli abitanti di Dapiona. Mi avvicino.

Dal petto del robot appare un ologramma con il listino dei prezzi.

Scopro il nome di quei cosi strani gelatinosi dall’aspetto poco invitante….OMIJELLY.

Decido di prendere un Omijelly, rendendomi conto solo al momento del pagamento di non aver caricato gli Aggar nella memoria dell’ologrammofono. Devo per forza allontanarmi.

A testa bassa proseguo il mio cammino, senza sapere per ora quale sarà il gusto di quella strana gelatina.

Durante la mia passeggiata mi imbatto in tre ragazzi omicroniani dai volti poco raccomandabili, ma li evito, continuando a camminare in direzione di una banca, o qualcosa di simile.

La trovo e ci entro. Si chiama OCB (omicron central bank)

E’ mastodontica.

Ci sono circa 200 monitor digitali e touch. Decido di andare ad uno di questi monitor e carico sul mio ologrammofono gli aggar necessari per girare per la città.

Sfortuna vuole che, tornato al luogo iniziale, non riesca più a trovare il robot. ADDIO OMIJELLY

Anche sulla Terra mi capitavano disavventure del genere. Faccio spallucce. Ormai è tardi, il cielo si sta facendo nero e le luci della notte stanno mostrandomi la facciata mondana del dodicesimo distretto. E’ incredibile come non diminuisca mai il quantitativo di persone che girano per Dapiona, che sia giorno o notte. Vedo e sento altoparlanti giganti dare annunci in lingua omicroniana mentre la gente gira a testa bassa con sguardo chino sui loro hologram creator.

Sono stanco, ma domani avrò il mio OMIJELLY. E’ tardi, le giornate qua durano più ore rispetto al mio pianeta d’origine, ma non me ne sono accorto fino a che non ho sentito le forze venirmi meno.

E’ ora di andare a dormire. Domani si comincia con il lavoro vero

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